Direzione Progetto: Eleonora Capitani
In questo laboratorio la visione dei film viene utilizzata come strumento per comprendere e analizzare i propri sentimenti ed esplorare il proprio mondo interiore.
PREMESSA E ANALISI DEL CONTESTO
La cinematerapia è un metodo che utilizza la visione dei film come strumento di crescita e benessere, in quanto permette di entrare in profondità nel proprio mondo interiore e conoscere
meglio sé stessi e le proprie emozioni grazie all’analisi e al rispecchiamento con il film proposto.
Secondo Musatti, famoso psicanalista, il cinema parla direttamente all’inconscio dello spettatore che risuona emotivamente di fronte alle immagini filmiche e questo per la particolare somiglianza
che presentano con le fantasie inconsce. (C. Musatti, 1971)
Lo spettatore partecipa alla situazione cinematografica prettamente attraverso i meccanismi dell’identificazione e della proiezione. Riportando le parole di Musatti: “per effetto
dell’identificazione, lo spettatore è di volta in volta tutti i singoli personaggi, mentre per effetto della proiezione i singoli personaggi sono sempre lo stesso spettatore”.
Il cinematerapeuta, ha il compito di accompagnare lo spettatore in questo percorso, ascoltando il vissuto dei partecipante e le risonanze emotive evocate dal film e aiutando poi nel processo di
elaborazione delle chiavi di lettura, per favorire la chiarezza e lo sviluppo dell’ autoconoscenza e consapevolezza.
OBIETTIVI
- favorire la consapevolezza di sé
- prevenzione del disagio (relazionale, esistenziale, emotivo)
- crescita personale
- utilizzo del pensiero simbolico e divergente
METODOLOGIA
In questo laboratorio la visione dei film è utilizzata come strumento che aiuta a comprendere e analizzare meglio i propri sentimenti e a guardarsi dentro più in profondità.
Si inizia con una sessione di gruppo in cui ogni partecipante si presenta e parla del suo interesse e della sua esperienza nei confronti della tematica scelta.
Si consegnano e si guardano poi insieme delle schede con i punti rilevanti da tenere in considerazione durante la visione del film.
I temi trattati possono essere i più svariati, ad esempio:
- relazione tra genitori e figli;
- accettazione della disabilità e integrazione;
- conflitti familiari;
- problemi di comunicazione;
- relazioni di coppia;
- responsabilizzazione;
- perdita e dolore;
- adolescenza e passaggio all’età adulta;
- ricerca di identità;
- problemi professionali e stress sul lavoro;
- dipendenze e abuso di sostanze;
- il valore del coraggio.
Alla visione del film segue la compilazione di schede elaborate in base al tema scelto e la condivisione nel gruppo dei vissuti emotivi emersi dalla visione del film.
Nel gruppo viene data molta attenzione anche all’ascolto di ciascun membro nei confronti deglialtri, invitando a prestare un ascolto attento e rispettoso, non giudicante, anche nel caso di posizioni
diverse dalla propria.
ATTIVITA’ E FASI
Il laboratorio si articola nel seguente modo:
- incontro introduttivo di gruppo con iniziale discussione sulla tematica scelta
- consegna schede con i punti a cui prestare attenzione durante la visione del film
- visione del film
- compilazione schede
- discussione di gruppo sui vissuti e sulle emozioni suscitate dal film
- condivisione di ciò che è stato scritto nelle schede
RISORSE
Struttura idonea per proiettare un film;
materiali per le esercitazioni;
psicologo esperto nelle tematiche trattate.